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Questo il testo del mio intervento di apertura dell’incontro

Signor Prefetto, Autorità tutte, Gentili Presidenti ed Amministratori, Signore e Signori, care amiche e cari amici

Vi ringrazio per avere accettato l’invito ed essere qui così numerosi

Questa sera parleremo di impresa e di territorio. Ci interrogheremo su quali siano le condizioni e su cosa debba fare “il territorio” per attrarre gli investimenti dell’impresa e ritornare ad essere propulsore di crescita, sviluppo economico occupazione e benessere. E quali siano le condizioni per cui gli investimenti delle imprese sul territorio abbiano successo. Quesiti le cui risposte non sono nè scontate nè banali in una economia sempre più globale senza cittadinanza e resa
possibile dalla rivoluzione tecnologica “digitale” che non è più solo uno dei settori dell’economia come fu agli inizi nell’ultimo decennio 900, ma che costituisce oggi l’ossatura dell’economia del XXI secolo, fatta di Internet, delle piattaforme che operano nel web, di commercio online, di fabbriche robotizzate, di Internet of Things e di tutto ciò che oggi viene ricompreso semplificando come Industria 4.0.
CmIli-BWkAEV62u Lo facciamo in “un territorio” l’Oltrepò e la provincia di Alessandria che come altri in Italia negli ultimi decenni sta declinando, perdendo imprese, quote di export, occupati e valore aggiunto ma che può e deve ambire a tornare protagonista come luogo di manifattura avanzata e nei servizi basati su nuovi concetti come sostenibilità, benessere, equilibrio tra impresa e paesaggio, tra capitalismo familiare e coesione sociale.

Abbiamo un patrimonio reale che affonda nelle nostre tradizioni nella nostra terra e su cui dobbiamo tornare a scommettere anche oggi nonostante quelli che Magnani chiama gli tsunami ovvero la digitalizzazione la globalizzazione perchè saranno la manifatturaavanzata e i servizi a portarci fuori da questa crisi che non ha ancora mollato la presa.

Serve tuttavia che il territorio faccia un salto tecnologico in senso digitale per cogliere le nuove opportunità per ritornare ad essere attrattivo e tornare a crescere creando occupazione e benessere

La complessità delle nuove tecnologie richiede tuttavia uno sforzo collettivo che va ben oltre la singola azienda e che si declina non solo di infrastrutture fisiche materiali e servizi es la banda larga e ultra larga, il public procurement,.. ma anche quelle immateriali intangibili quali know how, competenze e relazioni.

E’ l’aspetto sistemico che richiede, come Magnani illustra e ci spiega nel suo saggio, che il territorio si apra, diventi collaborativo , rete liquida, dove le idee, la conoscenza, la cultura, i valori, la bellezza possano facilmente fluire e ricomporsi in modo nuovo originale e creativo

E l’innovazione richiede anche un cambio di mentalità che “rifiuta la paura del fallimento” e la sostituisce con “la gioia di esplorare e sperimentare” (Eduard Hesse).

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Perchè trovarci qui al Museo delle macchine agricole Orsi a Tortona ( ringrazio la Città di Tortona e l’Amministrazione Comunale di averci messo a disposizione) ? Oltre al fatto piuttosto scontato di essere un luogo a me molto caro (il Museo è stato intitolato alla memoria di mio papà Roberto che insieme ai suoi fratelli lo volle fortemente e che non ebbe la fortuna di vederlo realizzato)

“Perchè se alcuni luoghi sono un enigma altri una spiegazione” (Fabrizio Caramagna)

E questo luogo quando si parla di impresa, innovazione, crescita, territorio e cambiamento sociale è proprio uno di questi ultimi

Infatti nella seconda metà dell’ 800 quando la Orsi aprì i battenti furono l’applicazione della macchina a vapore e dei mezzi di produzione agricoli meccanizzati, la locomobile, la trebbiattrice e pressaforaggi ed i trattori che vedete qui raccolti e che uscivano da questa ed altre fabbriche in Italia, che accompagnarono la compiuta affermazione dell’economia di mercato e determinarono una trasformazione economica, sociale e politica senza precedente. Con grane beneficio per l’Italia,  il nostro territorio e per Tortona.

Per capire l’impatto della rivoluzione tecnologica nell’agricoltura si pensi che attualmente in Italia gli addetti all’agricoltura sono intorno al 4% della popolazione attiva ma producono infinitamente più cibo rispetto a quanto producessero il 78% della popolazione “contadini” nel 1861. Un intera popolazione fatta di milioni e milioni di persone che grazie alla meccanizzazione agricola hanno progressivamente abbandonato le champagne per fare altro continuando ad avere cibo a sufficienza per alimentarsi!

CmKWKKYWgAAwRfZParleremo di tutto questo con l’economista Marco Magnaniprof alla Luiss e ricercatore alla Harvard Kennedy School of Government che ringrazio di aver accettato l’invito e che aprirà la discussione presentando le tesi del suo ultimo saggio appena “Terra e Buoi dei Paesi Tuoi, edito da Utet, con il prof. Roberto Ruozi Presidente dell’Unione Fiduciaria e Professore Emerito dell’Università L. Bocconi di cui è stato rettore e con importanti imprenditori ed amministratori Sandro Buzzi Presidente Onorario Buzzi Unicem, Pier Paolo Cella – Presidente Entsorga, Bruno Ceretto – Presidente Ceretto Aziende Vitivinicole, Vittorio Ghisolfi – Presidente Gruppo M&G, Marcella Graziano – Assessore Sviluppo Economico del Comune di Tortona, Debora Paglieri – Presidente e CEO Paglieri, Carlo Volpi – Presidente Cantine Volpi che ringrazio tutti per essere qui con noi e con tanti altri importanti protagonisti presenti questa sera e che ringrazio tutti per la convinta partecipazione.

Riflettere di impresa, innovazione, crescita occupazione e territorio a Tortona, nella nostra provincia porta il pensiero al caro amico Guido (Ghisolfi) che certamente sarebbe qui questa sera a dibattere con noi di temi a lui cari. Geniale imprenditore, innovatore visionario, entusiasta trascinatore, Guido è stato insieme a Vittorio, Marco ed Anna Ghisolfi un feroce sostenitore del rapporto tra impresa e territorio nella ricerca, nelle competenze umane, nella cultura, nello sport. Mi piace leggervi alcune parole tratte da un discorso di Guido nel 2011: “Tutto il mondo affronta la competizione globale cercando qualità creatività fantasia. Noi non dobbiamo cercarle perché queste qualità sono la nostra storia. Questo patrimonio non dobbiamo però avvilirlo e affaticarlo. Per ritrovarlo e ritrovarci serve una chiamata di responsabilità che però deve essere autorevole e credibile”

Lo facciamo in modo informale aperto e partecipativo. Non una lezione quindi. Ma una discussione aperta. Alla presentazione di Magnani delle sue tesi il Prof. Ruozi avvierà il dibattito con gli illustri relatori ed aprirà poi agli interventi della sala cercando di assicurare massima interattività e partecipazione. Vi raccomando brevità di intervento per assicurare la possibilità a tutti coloro intendano fare domande o portare testimonianze.

La discussione ed il dibattito potrà proseguire e concludersi con un aperitivo gentilmente offerto dagli amici Carlo Volpi, Walter Massa e dai viticultori tortonesi che ringrazio molto e che darà a tutti l’opportunità di assaggiare una selezione di prodotti del ns territorio. L’aperitivo verrà servito sulla balconata sopra all’area museale.

Infine all’uscita del Museo ci sarà la consegna del libro autografato dall’autore gentilmente offerto a tutti I partecipanti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che ringrazio nella persona del Presidente Dante Davio qui con noi stasera e che ringrazio per la collaborazione.

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