Davide sarà ospite a Mi Manda Rai Tre in diretta stasera alle 21. In queste settimane di discussione sul tema della banda larga credo possa essere una occasione interessante per spiegare l’utilità della rete al grande pubblico: convogliare il traffico SMS dal canale GSM a quello internet – come fa Skebby – ne è un esempio. I vantaggi sono molti: il primo è il “forte” risparmio, non mi pare poco.

Se aveste voglia di vedere la TV, aspetto poi i vostri commenti.


Sabato 28 novembre 2009 allle 20:30 al Ristorante Il Carrettino a Tortona gli amici di Massimiliano si ritroveranno per una serata speciale: una cena con tanta musica. Prezzo €50, di cui €30 saranno donati alla mamma per l’assistenza e le cure di cui Massi ha bisogno. Chi desiderasse partecipare mi giri una mail a luigiorsi@gmail.com.

Citando uno scrittore dissidente russo “Stavo per morire per qualcosa che neanche credevo di avere, ma che quando mi è stata chiesta ho capito che era la cosa più preziosa che avessi”.

Siamo tutti Roberto Saviano.

Il mio amico Marco Marinucci è riuscito in soli due anni a dare a Mind the Bridge, la business plan competition a cavallo con la Silicon Valley di cui sono stato tra i Developer, una rilevanza nazionale. Venerdì 6 infatti sarà infatti il Corriere della Sera alla presenza del Ministro dello Sviluppo On. Scajola ad ospitare il MTB Venture Camp per la selezione delle start up semifinaliste della competizione 2009/2010.

In pochi mesi diverse tra le imprese maggiori e più influenti del Paese (Telecom Italia, Intesa San Paolo e ora il Corriere della Sera) con i loro CEO in testa sono scese in campo per supportare l’innovazione e lo sviluppo di piccole iniziative. L’ecosistema “imprenditoriale orientato alla crescita” non può fare a meno delle grandi imprese tecnologiche, delle grandi banche o dei media più influenti.

Speriamo che queste iniziative possano avere seguito ed ampliarsi su basi continuative; un peccato se fossero solo vetrine pubblicitarie o peggio ancora strumento di accredito politico. Sarebbe l’ennesima “occasione persa”.

Lo stato di immobilismo e la decomposizione del settore manifatturiero, ormai inevitabile almeno su grande scala così come lo è stato per il settore agricolo dopo la grande depressione del 1929, sembra avere tra i tanti effetti nefasti anche qualche contributo positivo: qualcuno stà iniziando ad interrogarsi su “come sarà il futuro dell’economia del Paese tra 5 o 10 anni” e temo inizi ad avere qualche dubbio di poterne continuare a farne parte. Meglio muoversi quindi prima di essere spazzati via. La paura di non farcela ad esserci potrebbe scatenare un onda nuova di sviluppo creativo, come avvenuto nel primo dopoguerra.

Certo nel settore high tech TMT guardando a Smau 2009, ancora fermi ai registratori di cassa Olivetti, per l’innovazione “made in Italy” di strada da percorrere c’è ne parecchia ma va percorsa tutti insieme: imprenditori orientati alla crescita, grandi imprese, banche, media, istituzioni pubbliche.

E questa che Mind the Bridge e il Corriere tratteggieranno venerdì è una delle strade da percorrerre.