Ieri sera ospiti di Cisco si è tenuta una riuscitissima videoconferenza tra Milano e  San Josè California per discutere di cosa serve per costruire (e replicare) anche qui da noi un’ecosistema imprenditoriale sofisticato e che funzioni davvero. Il tutto alla presenza e con il forte supporto dell’Ambasciatore USA in Italia Spogli che con il programma Partnership for Growth stà facendo un lavoro eccezionale insieme al suo staff  per muovere un pò le acque anche nel nostro stagno italiano.  Ho partecipato al panel della videoconference parlando di Mind the Bridge la business plan competition  che vuole fare un ponte tra il talento italiano e la Silicon Valley  portando diversi giovani imprenditori a sfruttare prima i consigli degli imprenditori 1GN che l’hanno già fatta e poi a presentare il loro progetto agli investitori ed imprenditori in Silicon Valley. Non un’altra business plan competition quindi ma la focalizzazione concreta su alcuni degli anelli mancanti lungo la catena dell’ecosistema come la professionalizzazione e formalizzazione del proprio progetto (es. focalizzazione business idea, piano industriale e presentazione)  e soprattutto la possibilità di poterla presentare e discutere con chi per disponibilità di capitali e attitudine al rischio è in grado poi anche di finanziarle L’evento ha riscosso un grande successo di pubblico e forte è sembrato l’interesse dei tanti giovani imprenditori presenti. Ora ci aspettiamo che in molti colgano questa opportunità irripetibile e partecipino alla competizione inviando il business plan entro la scadenza del prossimo 21/12.  

Hai creato una start-up e sei pronto a presentare il tuo progetto? Ora puoi farti conoscere direttamente in Silicon Valley. Questo e’ un altro piccolo contributo di 1GN , il network di impreditori di prima generazione di cui faccio parte e in cui mi occupo dell’area mentorshi, allo sviluppo di un nuovo sistema imprenditoriale in Italia.

1GN ha promosso e supporta insieme a Baia, Sviec e con il supporto dell’Ambasciata USA in Italia  Mind the Bridge, una vera e propria "Business Plan Competition", che offre come premio la possibilita’ di presentare il proprio progetto a investitori istituzionali in Silicon Valley; insomma, abbiamo pensato che piuttosto che pochi soldi di premio, possa essere molto piu’ importante la "introduction", cioe’ la prima presentazione agli investitori di livello internazionale.

Hai fino al 21 Dicembre 2007 per proporre il tuo Business Plan a Mind the Bridge. Ne parlero’ in dettaglio anche a Monza il 28 Novembre, all’incontro Italy-Silicon Valley Experience, aperto a tutti gli imprenditori interessati.
Coordinerò il progetto per 1GN. Alcuni soci 1GN che ce l’hanno già fatta hanno dato la loro disponibilita’ ad affiancare e consigliare i giovani imprenditori prescelti. Altri soci hanno contribuito ad un piccolo fondo che servira’ a coprire le spese di viaggio in Silicon Valley per gli imprenditori prescelti; in dettaglio: Michele Appendino con Solar Ventures, Paolo Barberis con Dada, Fausto Boni con 360 Capital Partners, e Stefano Quintarelli a livello personale.

La settimana scorsa ero a Londra per partecipare in qualità di membro di 1GN al lancio della “Global Entrepreneurship Week" che si terra’ in tutto il mondo fra un anno, nel Novembre 2008, per promuovere e stimolare l’imprenditorialità diffusa a partire dai giovani. Il primo ministro inglese Gordon Brown e il Presidente della Kauffman Foundation Carl Schramm hanno lanciato questo importante ed ambizioso progetto sulla scorta dei successi realizzati in questi anni con iniziative simili in UK (5.500 eventi nel Paese) e negli USA. Macroscopica l’assenza a Londra di qualsiasi istituzione italiana pubblico e privata, ad eccezione di 1GN appunto e del gruppo Meta. Questi temi sembra interessare poco i leader nostrani impegnati su ben altre priorità e i risultati in termini di crescita economica sono sotto gli occhi di tutti. La Stampa ha sottolineato l’importanza dell’evento a cui 1GN contribuirà con il coordinamento di alcune importanti iniziative che verranno annunciate nel corso del 2008.

Marco Palombi mi intervista qui il video Face2Face nell’ambito del programma “Capturing Creativity” promosso dall’Ambasciata USA in Italia insieme a 1GN, il network di imprenditori di prima generazione di cui faccio parte.   “Capturing Creativity” è incentrato su interviste on-line a giovani imprenditori di prima generazione che ci hanno provato, solo grazie ai loro sforzi e alle loro capacità, e hanno avuto successo.

Credo che la mia esperienza imprenditoriale e manageriale possa risultare istruttiva per chi si avvicina al mondo imprenditoriale, perche’ gli start up che crescono rapidamente sono naturalmente soggetti a correre elevati rischi finanziari ovvero corrono il rischio di non avere tutte le risorse necessarie per adattarsi a mercati finanziari che cambiano umore, alla domanda che ritarda a materializzarsi, etc.

A volte l’imprenditore può commettere errori di valutazione e puo’ imbarcarsi in progetti troppo rischiosi e ambiziosi per la solidità delle proprie spalle. Quando ciò succede l’imprenditore deve saper rapidamente avviare un processo di ristrutturazione dell’azienda per preservare gli interessi dell’azienda e minimizzare le perdite di tutti gli stakeholder … soprattutto se l’azienda è pubblica, anche rinunciando al proprio interesse passando il controllo ad altri.

Questo è che quello che ho fatto con ePlenet (oggi Retelit). Gli studi dicono che gli imprenditori che sono caduti apprendono dai propri errori ed possono essere più preparati ed accorti ad affrontare con maggiori probabilità di successo nuove sfide in futuro. L’insuccesso, in un sistema imprenditoriale che funziona, è parte della “creative destruction” che fa sopravvivere solo i migliori e forgia l’esperienza e il carattere degli imprenditori. Non le stigmati o marchio di infamia tipico delle società come la nostra dove l’insuccesso equivale al fallimento, da condannare e perseguitare con il risultato che le persone più accorte non provano neanche a rischiare, con la conseguenza che si creano meno aziende di quante se ne potrebbero creare.