Marco Palombi mi ha intervistato qualche tempo fà per la serie Capturing Creativity.

Credo che la mia esperienza possa risultare istruttiva per chi si avvicina al mondo imprenditoriale, perche’ gli start up che crescono rapidamente sono naturalmente soggetti a correre elevati rischi finanziari ovvero corrono il rischio di non avere tutte le risorse necessarie per adattarsi a mercati che cambiano umore, alla domanda che ritarda a materializzarsi,…. etc.

A volte l’imprenditore può commettere errori di valutazione ed imbarcarsi in progetti troppo rischiosi e ambiziosi per la solidità delle proprie spalle. Quando ciò succede l’imprenditore deve saper rapidamente avviare un processo di ristrutturazione dell’azienda per preservare gli interessi dell’azienda e minimizzare le perdite di tutti gli stakeholder … soprattutto se l’azienda è pubblica, anche rinunciando al proprio interesse personale passando il controllo ad altri.

Questo è che quello che ho fatto con ePlenet (oggi Retelit). Gli studi dicono che gli imprenditori che sono caduti apprendono dai propri errori e possono essere più preparati ed accorti ad affrontare con maggiori probabilità di successo nuove sfide in futuro (ed io sono obbligato a crederci:)!. L’insuccesso, in un sistema imprenditoriale che funziona, è parte della “creative destruction” che fa sopravvivere solo i migliori e forgia l’esperienza e il carattere di quelli che hanno meno fortuna o talento. Non le stigmati o il marchio di infamia tipico qui da noi dove l’insuccesso equivale al fallimento da condannare e perseguitare (come invece dovrebbe essere per quegli imprenditori/bachieri/manager che non rispettano le regole e vengono condannati per bancarotta fraudolenta ma che spesso riescono invece a restare in sella, anche in posizioni ragguardevoli screditando le persone oneste e di buona volontà),con il risultato che le persone più accorte non provano neanche a rischiare, con la conseguenza che si creano meno aziende ed opportunità di sviluppo di quanto si potrebbe in un sistema più aperto al rischio.

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