I miei figli hanno appena completato la classe prima (scuola pubblica) e classe terza elementare (scuola cattolica). Sono, ritengo,  abbastanza bravi ed intelligenti (chi non lo pensa dei propri figli!), durante l’anno si impegnano e soprattutto, grande loro fortuna, hanno una mamma che con amore, pazienza e diligenza li segue e li stimola quotidianamente. Durante l’anno fioccavano gli ottimo e super ottimo+, soprattutto dalla scuola pubblica.

Giorni fà hanno portato a casa la “pagella”: tutti e due, ottimo in tutte le materie. Eravamo felici e li abbiamo  premiati. Qualche giorno dopo mia moglie mi raccontava che quasi tutti i loro compagni di scuola hanno avuto “ottimo”. Mi chiedo: è l’”ottimo politico” il metodo migliore per stimolare il processo educativo di un bambino o solo quello più semplice per l’insegnante? Come è possibile che siano stati ugualmente bravi in tutte le materie, quando è evidente conoscendoli il contrario? Come è possibile che quasi tutti i bambini siano risultati ugualmente bravi tra di loro? Non esistono più neppure i pelandroni ?  Quali incentivi può offrire un sistema così a fare meglio l’anno prossimo? E il prossimo ancora?

Propongo di ristabilire i vecchi voti, ovvero i cinque, sei sette, otto, nove, dieci che raramente arrivava dal mio Signor Maestro Fanzio. E chi si impegna di più e si distingue abbia di più rispetto agli altri come incentivo per fare meglio. Lo capisco che per un insegnante oggi è più complesso, ma in mano hanno il futuro dei nostri figli, il bene più prezioso che c’è.

1 Comment

http://www.luigiorsicarbone.italesaltreia on 8 luglio 2007  ·  Rispondi

Io non ho figli e quindi non posso dare pareri…però io non confiderei troppo nella scuola…sono i genitori che devono educare i figli…la scuola è solo un servizio…probabilmente chiedere altro è utopistico.

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