Nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa le classifiche relative ai compensi dei top managers (Presidenti e Amministratori Delegati/Direttori Generali) delle principali aziende italiane quotate in Borsa.  La trasparenza e’ sempre un’ottima cosa e permette agli azionisti (anche quelli piu’ piccoli) di sapere quanto percepisce il management a cui ha delegato la gestione della societa’.  Ma  i numeri  di per se’ non aiutano granche’ a parte favorire il pettegolezzo su quanto (“troppo si dice”) guadagnino i top manager,  "nuovi calciatori" del 2000.

Per farsi un’idea piu’ equilibrata sulla equita’ dei compensi del top management andrebbe approfondita l’analisi: da un lato occorrerebbe analizzare e scomporre la compensation tra parte fissa (emolumenti/retribuzione fissa/retribuzione di fine rapporto) e quella variabile (bonus, stock option,…)  legata cioe’ ai risultati dall’altra capire come sono andate le perfomance soprattutto quelle economico/finanziarie  (creazione di valore/andamento dell’azione in borsa negli ultimi 12/24 mesi).


Al di la’ di questi necessari approfondimenti (che la stampa potrebbe fare a supporto di una piu’ attenta lettura delle classifiche)  a prima vista strideva l’Oscar a Buora, Vice Presidente di Telecom, con oltre E18,8 Milioni di compensi (in parte inflazionati dalla liquidazione ricevuta da Pirelli) nonostante le performance negative in termini di creazione di valore del gruppo Telecom/Pirelli degli ultimi anni  e le deviazioni della Security  Telecom. Viceversa Sergio Marchionne autore del piu’ importante turnaround  di una societa’ italiana che a creato valore per oltre E15Miliardi e ha ribaltato in positivo un organizzazione su cui nessuno piu’ credeva si e’ dovuto accontentare della settima posizione con E7Milioni di compensi di cui gran parte come bonus variabili.  

L’azionista di un azienda non deve preoccuparsi di retribuire lautamente “le proprie stelle manageriali” quanto queste contribuiscono al successo economico finanziario dell’azienda e quindi al proprio portafoglio ma certamente devono vigilare e far in modo che cio’ non accada quando le performance non ci sono o il management distrugge valore.

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