Non occorre mettere piede negli Stati Uniti per rendersi conto del grave problema sociale che assilla oggi la nazione. Appena imbarcati  in aereo per gli USA e ammirando la stazza dei passeggeri americani ci si puo’ rendere conto del problema: piu’ del 60% dei cittadini americani e’ obeso o soprappeso. Ho vissuto quattro anni a New York tra il 1990 e il 1994 e posso dire che questa problema, gia’ evidente allora, e’ peggiorato oggi.

Personalmente sono di corporatura robusta e tendo ad aumentare di peso se non controllo quanto ingerisco. Negli USA in sole tre settimane di vacanze sono aumentato oltre quattro chili senza peraltro aver la sensazione di aver mangiato o bevuto troppo. Varie le possibili cause:  il forte aumento del benessere/reddito medio, il successo del fast (o junk) food, una cucina in costante miglioramento ma tipicamente molto ricca di grassi saturi (es. fritti) e zuccheri (soft drink), una tendenza a nutrirsi o al ristorante o tramite servizi di consegna a domicilio (raramente si cucina in casa dove si ha il controllo totale su  cosa si mangia), porzioni quasi doppie sia per i cibi sia per le bevande rispetto allo standard europeo( ad esempio alla nostra lattina di Coca Cola, ml33, viene sostituita da una bottiglietta di 65ml. La situazione non sembra migliore per quanto riguarda le bevande alcoliche.


Basta entrare in una abitazione negli USA e guardare le dimensioni del frigorifero e’ di cio’ che in esso vi e’ contenuto per focalizzare meglio il problema. Una volta si diceva negli USA hanno il frigo grande perche’ si appoggiano su di un sistema distributivo all’ingrosso piu’ efficiente e a buon mercato. Oggi il costo sociale per porre rimedio al problema (es. spesa sanitaria, minor produttivita’,etc..) sembra superare i benefici della distribuzione. E’ bello constatare che ancora in qualche campo in Europa, ed in Italia in particolare (dove peraltro il problema e’ in aumento),  abbiamo ancora qualcosa da insegnare ai nostri amici statunitensi.

1 Comment

http://www.luigiorsicarbone.itStefano Vitta on 6 settembre 2006  ·  Rispondi

A leggere il post, però, mi è venuta fame 🙁

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